UNA PARTE DI TIBET A CISTERNA DI LATINA

Written by | BENESSERE

Spiritualità e filosofie lontane proprio dove non te le aspetti

di Gabriele Rosatelli

Nel cuore della Pianura Pontina, presso il Comune di Cisterna di Latina, sorge una struttura quantomeno inusuale per gli standard del luogo.


Non appena si varca la soglia è un’aria diversa quella che si respira, stili di vita si stravolgono e culture lontane viaggiano dolcemente su venti provenienti da Oriente

Insegnamenti di Dharma, puja dei Maestri, iniziazioni, pratiche di meditazione e celebrazioni della tradizione Buddhista tibetana, è in questo mare di spiritualità che ci si immerge una volta entrati nel “Monastero Tibetano”.

L’omonima Associazione di volontariato, fautrice di questo progetto, è nata dall’esigenza di operare nel campo umanitario e di solidarietà sociale, divulgando i principi del Buddhismo tibetano ed i principali insegnamenti che ne derivano. Nel corso di una piacevole visita effettuata tra le mura del monastero, abbiamo avuto il piacere di intervistare una delle praticanti di lunga data del centro, la quale ci offre la possibilità di comprendere i principali elementi che orbitano attorno a questa importante struttura.

Quando e come è nato questo progetto? Perché a Cisterna di Latina?

Il progetto del Monastero Tibetano a Cisterna è nato nel 2011 dalla volontà’ del nostro Maestro Ghesce Lobsang Sherap, attuale Guida Spirituale del centro, in collaborazione con il monastero Gaden Jangtse Thoesam Norlint”, in India. Ha individuato proprio nella cittadina di Cisterna il posto nel quale far sorgere il Monastero. Il luogo in cui è sorta questa realtà è dotato di un’esposizione particolare, conducendo così il Maestro a compiere questa scelta.

Quali sono le attività e le discipline che si praticano?

Le principali attività sono sostanzialmente legate alla diffusione del Dharma, ovvero la pratica buddhista. Il focus principale è incentrato sugli insegnamenti che ci fornisce il nostro Geshe (dottore in filosofia Buddhista tibetana, logica e dialettica). Attraverso la sua guida saggia ci avviciniamo ai più importanti Testi buddhisti ed alle pratiche più profonde. Inoltre, noi praticanti gestiamo anche un gruppo di studio attraverso il quale riproponiamo gli insegnamenti anche in chiave occidentale, dando vita ad un fruttuoso confronto tra di noi. La meditazione, inoltre, è un vero e proprio caposaldo delle nostre attività.


“Grazie alla guida spirituale fornitaci possiamo ricercare una maggiore profondità, cercando intorno e dentro di noi quei concetti che abbiamo imparato attraverso lo studio”

Numerosi anche gli eventi legati alle varie celebrazioni buddhiste, come il Vesak che si festeggerà a maggio, festa che celebra la nascita e l’illuminazione del Buddha. Colgo l’occasione per invitare tutti i lettori.

Quali le finalità ed il pensiero che vi ispira?

Dobbiamo partire dal presupposto che vi siano varie tradizioni buddhiste, la nostra è quella che fa riferimento al Buddhismo tibetano Mahāyāna. Gli insegnamenti, dunque, sono incentrati in particolare su questo piano. Il Maestro, tuttavia, tiene a precisare che il nostro è un centro interreligioso; dunque, sono benvenuti tutti coloro i quali seguono una diversa religione o una diversa filosofia, o nessuna. Non si viene al monastero per diventare buddhisti, gli insegnamenti del Buddha sono degli insegnamenti universali, sono una scienza della mente, quindi applicabili alla nostra quotidianità. Lo scopo è che tutti gli interessati possano beneficiare in modo semplice e diretto di questi precetti. Il nostro monastero, inoltre, è associato all’UBI, Unione Buddhista Italiana, un ente che certifica le pratiche e gli insegnamenti forniti, affinché siano valutati corretti ed in linea con la dottrina buddhista.


“Non si viene al monastero per diventare buddhisti, gli insegnamenti del Buddha sono degli insegnamenti universali, sono una scienza della mente, quindi applicabili alla nostra quotidianità”

Come ha risposto il territorio nei confronti della religione Buddhista?

Il territorio ha risposto molto bene, diversi sono infatti i praticanti della nostra comunità provenienti da Cisterna e città limitrofe come Cori e Velletri, Latina, Nettuno e Roma. La diffidenza iniziale provocata dalla novità è via via venuta meno grazie ad un percorso reciproco di conoscenza, tramite il quale c’è stato un significativo avvicinamento tra il “Monastero Tibetano” ed il contesto in cui è fortemente radicato. Essendo poi il nostro centro aperto a tutti, chiunque volesse è invitato a conoscere questa realtà, sono sicura che un mondo nuovo come questo possa ampliare il bagaglio personale di ciascuno di noi.


Last modified: Marzo 24, 2023