UNA VITA PER LA DANZA

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Dopo aver viaggiato per tutta la vita, passando per i più importanti palcoscenici, oggi Guido Pistoni, trasferitosi da poco a Velletri, si sente finalmente a casa. È proprio nella città volsca che, insieme all’Associazione Danzarte, vuol portare i professionisti del balletto italiano per la nascita di un movimento artistico di primo piano ai Castelli Romani

di Gabriele Rosatelli

Una vita passata nel mondo del balletto professionistico, dimostrando la propria bravura sui più importanti e suggestivi palcoscenici del panorama nazionale ed internazionale. Guido Pistoni, nato a Roma classe 1959.


Per decenni Primo Ballerino del Teatro dell’Opera di Roma ed ha avuto il piacere di lavorare con mostri sacri della danza internazionale)

Dopo un’intera vita sul palco ha continuato il suo percorso nel mondo della danza prima come Maestro e poi come Coreografo, trasmettendo in tutta Italia la memoria e le coreografie di suo zio, il celeberrimo Mario Pistoni, prematuramente scomparso dopo essere stato étoile e coreografo del Teatro alla Scala di Milano. Oggi Guido vive a Velletri ed, insieme a Fabio Fazi, Leonello De Rossi e Giuseppe Ciaramidaro, ha creato l’Associazione Danzarte, la quale si prefigge di promuovere il balletto professionistico anche nella città dei Castelli Romani, dando il via ad un movimento professionistico grazie al prezioso supporto di personalità di primo piano e di spicco dal calibro internazionale.

Cominciamo con la sua storia da ballerino professionista, Guido. Nel corso degli anni ha ballato sui più prestigiosi palchi nazionali ed internazionali, qual è stato il suo percorso?

Ho iniziato a studiare danza quasi per gioco, molto tardi all’età di 15 anni e mezzo, grazie all’intuizione di mia sorella, che vedeva in me delle grandi doti e potenzialità. Mi mise in scena per la realizzazione di un suo saggio di fine anno in una scuola privata di Frascati, trasformandosi però subito in una passione. Ho frequentato quindi l’Accademia Nazionale di Danza per due anni, a 18 anni e mezzo ero già stabile all’interno del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e, dopo appena sei mesi, mi affidarono ruoli da Solista e Primo Ballerino.
stata una carriera iniziale abbastanza veloce, ho bruciato molte tappe, ho interpretato i ruoli più disparati tratti dal repertorio classico e contemporaneo e, nonostante abbia anche ballato molto come étoile ospite in numerose compagnie italiane ed estere, chiedendo sempre regolari e numerose aspettative dal mio Teatro, sono rimasto all’interno del Teatro dell’Opera per ben 33 anni

Dopo una vita sotto i riflettori oggi come sta impiegando la sua esperienza?

Quando si è un interprete principale in un balletto di repertorio classico o contemporaneo si ha tutta un’altra prospettiva della danza, con tutt’altre responsabilità. Passando dall’altra parte della barricata e diventando quindi Maitre (Maestro), un cambiamento dovuto necessariamente alla perdita prematura di mio zio Mario Pistoni, étoile e coreografo del Teatro alla Scala al quale mi ero affiancato, si acquisiscono altre e differenti consapevolezze e prospettive di visione teatrale.


Tutto ciò ti permette di migliorare anche come ballerino e, avendo la responsabilità della riuscita dello spettacolo nelle proprie mani, si acquisisce un ulteriore bagaglio e maturità artistica

In questi 33 anni, dunque, sono passato da Primo Ballerino, a Maitre e poi Coreografo delle coreografie di mio zio, seguendo un percorso quasi naturale e senza rimpianti per il palcoscenico, raggiungendo altri traguardi e soddisfazioni. Tutto questo bagaglio oggi sto cercando di trasmetterlo a giovani ragazze e ragazzi che, come me a volte quasi per gioco, si affacciano in questo mondo meraviglioso dell’arte e ne restano abbagliati.

Da poco si è trasferito a Velletri, che ambiente ha trovato ed a che punto è il movimento-danza nella città dei Castelli Romani?

Esattamente, mi sono trasferito a Velletri da pochissimo tempo, ma ho trovato una città interessata ad una crescita culturale verso ogni tipo di manifestazione artistica: che sia prosa, musica o danza. La realtà della danza a Velletri è soddisfatta dalla presenza di numerose scuole private, che per la maggior parte sono di alto profilo professionale; tuttavia, la città manca nella programmazione di spettacoli di balletto di alto profilo artistico, avendo un vivaio alle prime esperienze formative. Avendo vissuto in alcune altre città dei Castelli Romani come Frascati, Montecompatri e San Cesareo, trovo che Velletri sia l’unica città dei Castelli che abbia la presenza di due efficienti e bellissimi teatri, e che sia anche particolarmente attenta e pronta a recepire un vero discorso culturale. Date queste premesse ho pensato che avrei potuto mettere a disposizione della comunità Veliterna tutto il mio trascorso artistico e professionale e mi sono attivato per poter procedere in tal senso.

Fin dal suo arrivo ha lavorato per portare il professionismo sui palchi veliterni, come ha risposto il pubblico dei Castelli?

Vedendo questo interesse e questa volontà da parte di diversi veliterni, interessati ad un cambiamento culturale per la città e finalmente aperti a recepire anche il mondo della danza, ho immediatamente impiegato tutti i miei sforzi per portare la danza dei massimi livelli ed i suoi grandi interpreti italiani anche nella mia nuova città di Velletri.  Insieme al necessario supporto di tre soci: Fabio Fazi, Leonello De Rossi ed il prestigioso musicalizzatore di Tango argentino Giuseppe Ciaramidaro abbiamo l’Associazione Danzarte con la quale porteremo avanti tantissimi progetti. Il nostro primo Galà di danza, dedicato a mio zio Mario Pistoni, è andato in scena lo scorso 18 dicembre presso il Teatro Nuovo di Velletri, affinché il pubblico Veliterno, pur non vivendo in grandi città come Milano o Roma, potesse assistere ugualmente a degli spettacoli altamente professionali, con la presenza di ballerini professionisti venuti direttamente dalla Scala di Milano. La risposta del pubblico mi sembra sia stata ottima, dimostrata dal sold out registrato e dall’indice di gradimento molto alto. È stato un vero successo.

Quali sono i progetti futuri che ha in serbo per la città?

Ho viaggiato moltissimo in lungo e in largo, in tutta la mia vita, ma da pochissimo ho acquistato un villino in questa città che non conoscevo e che definirei magica. Per la prima volta posso dire di sentirmi finalmente a casa. Mi trovo davvero bene anche nei rapporti interpersonali con la gente del luogo, per cui avrei moltissimi progetti in cantiere, che non vorrei svelare tutti ora [ride, N.d.r.]. Al momento posso soltanto dire che cercherò di adoperarmi con umiltà nella giusta scelta dei titoli da proporre.


Tuttavia, posso anticipare che lunedì 19 febbraio alle ore 21:00, sempre presso il Teatro Nuovo qui a Velletri, ci sarà un secondo Galà di danza, che, come il precedente, si avvarrà della presenza dei primi Ballerini e Solisti del Teatro alla Scala e altri Primi Ballerini di Roma

a cui mi lega un forte legame di amicizia, in nome del quale si sposteranno da Roma e soprattutto da Milano per omaggiare la città di Velletri. Vi ringrazio infinitamente per questa intervista!


Last modified: Gennaio 22, 2024