Nata per volere di Monsignor Ettore Moresi nel 1904, l’Associazione Ginnastica Velitrae lega il suo destino a quello della città di Velletri, superando terribili sfide e raggiungendo insieme i podi più alti. Oggi lo sguardo rimane fisso verso il futuro, ben focalizzato sugli obiettivi da raggiungere
di Gabriele Rosatelli
Il 6 aprile del 1904 dai sogni e dalle energie di un sacerdote veliterno di nome Ettore Moresi nacque l’Associazione Ginnastica Velitrae. Soltanto una manciata di giorni fa è ricorso il centoventesimo anniversario della fondazione della stessa associazione, la quale con il passare dei decenni ha indissolubilmente fuso la storia sportiva di Velletri con la sua stessa storia. La Velitrae, infatti, può essere osservata come una rappresentazione plastica della stessa città dalla quale prese il nome, lasciando i più attenti particolarmente incuriositi dalle fortune della società di ginnastica artistica che paiono combaciare con quelle di Velletri.
La Velitrae, infatti, può essere osservata come una rappresentazione plastica della stessa città dalla quale prese il nome, lasciando i più attenti particolarmente incuriositi dalle fortune della società di ginnastica artistica che paiono combaciare con quelle di Velletri
Dopo la fondazione per mano del sacerdote, l’associazione diventa una vera e propria palestra di vita per i giovani veliterni, spinti dallo stesso parroco di San Michele Arcangelo a dare il loro meglio fisicamente e spiritualmente. Il movimento crebbe negli anni, come i sogni e le speranze della città, arrivando ad ottenere due medaglie d’oro al Campionato Ginnico Internazionale di Roma nel 1908 ed i massimi risultati ai Concorsi Internazionali di Roma nel 1921 e 1922, e di Milano e Venezia, rispettivamente nel 1928 d 1939.
Arrivando ad ottenere due medaglie d’oro al Campionato Ginnico Internazionale di Roma nel 1908 ed i massimi risultati ai Concorsi Internazionali di Roma nel 1921 e 1922, e di Milano e Venezia, rispettivamente nel 1928 d 1939
Questo, nonostante il difficile rapporto con il regime fascista, durante la dittatura del quale l’associazione venne portata avanti con grosse difficoltà dal religioso. Anche la Velitrae non uscì indenne dai terribili orrori della Seconda Guerra Mondiale, i terribili bombardamenti del 1944 e la tristissima situazione che ne conseguì mise in ginocchio anche la società sportiva insieme all’intera popolazione, depauperata di tutto quel patrimonio umano ed infrastrutturale che aveva creato con pazienza e fatica fino a quel momento. L’energico prelato seppe, insieme alla comunità che rappresentava e che non lo abbandonò mai, rimboccarsi le maniche e ripartire nuovamente al termine del conflitto, partendo dalle mura perimetrali in rovina, le quali rappresentarono tutto ciò che rimase della vecchia palestra. Fu così che nel 1956 si arrivò all’inaugurazione della nuova palestra, riportata sulle pagine del Corriere dello Sport come un importante evento di rinascita per la vita sociale e sportiva di una realtà prestigiosa come quella della Velitrae. Dal 1960, anno in cui morì Monsignor Moresi, si susseguirono undici presidenti alla guida dell’associazione sportiva, ultimo in linea cronologica ed attuale è Fabrizio Mezzalupi. Dal 1904 la Velitrae rappresenta, dunque, un punto fermo dell’associazionismo sportivo, un vero e proprio caposaldo per intere generazioni di ragazzi che, diventando poi donne e uomini, sono sempre rimasti emotivamente legati alla società, capace, come una mamma, di crescerli formandoli nello sport e nella vita.
Intere generazioni di ragazzi che, diventando poi donne e uomini, sono sempre rimasti emotivamente legati alla società, capace, come una mamma, di crescerli formandoli nello sport e nella vita
Velletri e l’Associazione Ginnastica Velitrae camminano per mano da centoventi anni con lo sguardo fisso verso il futuro.
Last modified: Aprile 24, 2024