In un momento in cui le occasioni di visibilità per i giovani scrittori sono spesso legate al caso o alla viralità online, un premio come quello di Velletri si distingue per solidità, continuità e qualità editoriale. Ecco perché rappresenta una vera opportunità per chi scrive: un palco credibile, un riconoscimento significativo, ma soprattutto un’occasione per far emergere storie nuove, racconti che – seppur brevi – possono lasciare un segno duraturo
di Gabriele Rosatelli
Nel cuore dei Castelli Romani, a Velletri, ogni estate prende vita un’iniziativa culturale che unisce letteratura, arte e territorio: il Premio Letterario Velletri Libris. Nato come costola della più ampia rassegna estiva “Velletri Libris”, giunta alla sua nona edizione, il premio si è rapidamente affermato come uno dei concorsi più interessanti del panorama italiano per la narrativa breve inedita. Ideato dalla Fondazione De Cultura in collaborazione con i Mondadori Bookstore del territorio, il premio si propone di dare spazio e visibilità ad autori emergenti, offrendo loro l’occasione di pubblicare i propri racconti all’interno di un’antologia distribuita a livello nazionale.
Nato come costola della più ampia rassegna estiva “Velletri Libris”, giunta alla sua nona edizione, il premio si è rapidamente affermato come uno dei concorsi più interessanti del panorama italiano per la narrativa breve inedita
Ciò che rende unico il Premio Velletri Libris è il contesto in cui si inserisce. Ogni estate, il Chiostro della Casa delle Culture e della Musica accoglie scrittori, editori, giornalisti e lettori in un’atmosfera sospesa tra arte e convivialità. Gli incontri con gli autori – tra cui, nelle scorse edizioni, sono intervenuti nomi del calibro di Corrado Augias, Pupi Avati, Giancarlo De Cataldo e Valerio Massimo Manfredi – si intrecciano con momenti di degustazione, dialoghi informali, riflessioni sulla parola scritta. Il premio si presenta così non solo come competizione, ma come parte integrante di una festa del pensiero e del racconto. Ogni edizione prevede una selezione attenta dei racconti inviati, che devono essere inediti e non superare una lunghezza definita. I testi vengono valutati da una giuria composta da scrittori, editori e operatori culturali, i quali scelgono dieci racconti vincitori che verranno poi pubblicati in volume. Il libro è sempre accompagnato da una prefazione d’autore e presentato in anteprima durante una delle serate clou della rassegna estiva. Oltre ai vincitori, la giuria ha la facoltà di assegnare menzioni speciali ad altri testi particolarmente meritevoli.
I testi vengono valutati da una giuria composta da scrittori, editori e operatori culturali, i quali scelgono dieci racconti vincitori che verranno poi pubblicati in volume
l successo delle passate edizioni testimonia la qualità della proposta. Nel 2023, ad esempio, l’antologia Per un pugno di storie ha raccolto l’entusiasmo di lettori e critica, anche grazie alla prefazione dello scrittore e poeta Daniele Mencarelli. L’anno successivo, il premio ha rinnovato la formula e accolto tra gli ospiti finalisti del Premio Strega, consolidando il proprio ruolo come ponte tra nuove voci e realtà editoriali consolidate. La forza del Premio Velletri Libris risiede anche nella sua capacità di coniugare rigore letterario e spirito di accoglienza. Non è soltanto un concorso, ma un invito a raccontare, a condividere esperienze attraverso la forma breve, a entrare in un circuito culturale autentico. Parteciparvi significa entrare in relazione con un pubblico attento e curioso, con una giuria competente e con una comunità che ha fatto della cultura un valore identitario.
Last modified: Giugno 30, 2025