LE FETTUCCINE DEL PAPA A CASTEL GANDOLFO

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Un piatto dalla fondazione incerta e misteriosa, al quale Papa Pacelli era particolarmente affezionato. Oggi le Fettuccine alla Papalina rappresentano una prelibatezza della tradizione romana per pochi, tramandato e protetto dalle sicure mani degli osti di Castel Gandolfo

di Gabriele Rosatelli

Secondo la leggenda erano i primi Anni Cinquanta e sul soglio pontificio vi era Papa Pio XII, al secolo Eugenio Pacelli, quando il Santo Padre dette mandato ad un oste romano di creare per lui una versione più digeribile dei famosi spaghetti alla carbonara

Da questa richiesta nacque un importante piatto della tradizione romana, ai nostri tempi meno conosciuto ma tramandato ancora sapientemente soprattutto dalle osterie di Castel Gandolfo: le fettuccine alla papalina. Ci sono altresì anche altre ipotesi sulla nascita di questo piatto tradizionale, pervenuteci attraverso importanti figure del mondo culinario come quella di Livio Jannotti, il quale nel suo libro “La cucina romana e del Lazio in 400 ricette tradizionali” prefigura addirittura la possibilità che le fettuccine alla papalina siano le antenate della Carbonara, facendole risalire al 1935, dunque quattro anni prima che Pacelli divenisse Pontefice. Secondo Jannotti, infatti, questo piatto sarebbe stato cucinato per la prima volta presso il Ristorante del Colonnato, allora nei pressi di Piazza San Pietro.


Di certo rimane che Pio XII si innamorò di questo piatto, la ricetta originale del quale prevede fettuccine all’uovo fatte a mano, condite con prosciutto crudo, cipolla, pepe, parmigiano e pecorino romano, con una crema d’uovo densa a condire il tutto

Il particolare affetto di papa Pacelli nei confronti di questa prelibatezza non solo ne determinò il nome ma consentì di “esportare” il piatto anche nella sua residenza estiva, Castel Gandolfo. Da allora iniziò il connubio perfetto tra la “Città del Papa” ed il suo piatto preferito, un legame saldo che arriva fino ad oggi nonostante nel corso del tempo la ricetta sia andata un po’ perdendosi nella memoria della tradizione romana ed il grande pubblico non ne conosca la portata culturale. La cittadina dei Castelli Romani con le sue innumerevoli osterie ha infatti mantenuto solido il legame con la propria storia, ed anche oggi, immergendosi tra i vicoli dell’antico borgo, si può respirare un’aria diversa, proveniente da molto lontano ed irrimediabilmente in stretto contatto con i secoli passati che la legano a doppio filo allo Stato Pontificio prima ed al Vaticano poi. Tutto ciò vale più che mai anche per il patrimonio culinario.


Mentre nei principali luoghi di attrazione turistica romani si sono perse le tracce di un piatto come le fettuccine alla papalina, Castel Gandolfo conserva e protegge gelosamente la sua tradizione, fornendo un’opportunità unica agli amanti del bello e del buono

Nella Città del Papa, come più di mezzo secolo fa, ancora si mangiano le Fettuccine alla Papalina.

Last modified: Febbraio 2, 2024