LA BATTAGLIA DI VELLETRI DEL 1849

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La Battaglia di Velletri, combattuta il 19 maggio 1849, fu uno degli episodi cruciali della breve ma intensa stagione rivoluzionaria del 1848-1849 in Italia. Questa si colloca all’interno delle vicende legate alla Repubblica Romana, proclamata nel febbraio dello stesso anno. Lo scontro vide protagonisti l’esercito della Repubblica Romana, guidato da Giuseppe Garibaldi, e le truppe del Regno delle Due Sicilie, comandate da Ferdinando II di Borbone

di Gabriele Rosatelli

Nella giornata di lunedì 19 maggio, si è svolta la commemorazione della Battaglia di Velletri alla presenza del Sindaco Cascella, dell’ingegner Garibaldi Hibbert, Presidente Associazione Nazionale Giuseppe Garibaldi e del prof. Terracciano, docente di storia e filosofia. La ricorrenza è espressione di un legame ben saldo tra la città dei Castelli e l’eroe dei due mondi, un rapporto rimasto intatto nei secoli e saldo nella memoria delle gesta del rivoluzionario che ha unificato l’Italia.

Nel 1848, una serie di moti rivoluzionari scoppiò in tutta Europa, e anche l’Italia fu attraversata da un’ondata di sollevazioni patriottiche e costituzionali. A Roma, la fuga di Papa Pio IX nel novembre 1848 portò alla proclamazione della Repubblica Romana nel febbraio 1849. La nuova repubblica si pose come alternativa al potere temporale del Papa e attirò il sostegno di molti patrioti e repubblicani, tra cui Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi e Aurelio Saffi.

Il papa, rifugiatosi a Gaeta sotto la protezione del Regno delle Due Sicilie, chiese aiuto per ripristinare il suo potere. Ferdinando II decise quindi di inviare un corpo di spedizione contro la Repubblica Romana.


La nuova repubblica si pose come alternativa al potere temporale del Papa e attirò il sostegno di molti patrioti e repubblicani, tra cui Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi e Aurelio Saffi

Il 18 maggio 1849, l’esercito borbonico, forte di circa 7.000 uomini, si attestò nei pressi di Velletri, una posizione strategica a Sud-Est di Roma. Il giorno successivo, Garibaldi, al comando di circa 3.000 volontari, tra cui molti combattenti stranieri accorsi in difesa della Repubblica, lanciò un attacco audace e ben coordinato contro le posizioni nemiche.

Nonostante l’inferiorità numerica, le truppe garibaldine riuscirono a sorprendere i borbonici, penetrando nella città e infliggendo loro gravi perdite. L’esercito nemico fu costretto a una ritirata disordinata verso sud, segnando una momentanea vittoria per la Repubblica Romana.


Nonostante l’inferiorità numerica, le truppe garibaldine riuscirono a sorprendere i borbonici, penetrando nella città e infliggendo loro gravi perdite

La vittoria di Velletri fu di grande rilievo simbolico e militare: dimostrò la determinazione e il valore dei volontari repubblicani, ma non bastò a garantire la sopravvivenza della Repubblica. Pochi mesi dopo, a luglio del 1849, le truppe francesi, inviate da Luigi Napoleone Bonaparte (il futuro Napoleone III), assediarono e conquistarono Roma, restituendola al potere papale. Tuttavia, la battaglia di Velletri rimane un momento importante del Risorgimento italiano, poiché testimonia la resistenza popolare e la volontà di un’Italia unita e repubblicana. La figura di Garibaldi, in particolare, uscì rafforzata dallo scontro, consolidando il suo mito di eroe dei due mondi.


La battaglia di Velletri rimane un momento importante del Risorgimento italiano, poiché testimonia la resistenza popolare e la volontà di un’Italia unita e repubblicana

La Battaglia di Velletri del 1849 rappresenta uno degli episodi più valorosi della Repubblica Romana e della lunga lotta per l’unità d’Italia. Pur essendo una vittoria effimera, il coraggio dimostrato dai volontari restò impresso nella memoria collettiva, ispirando le generazioni future nel cammino verso l’unificazione nazionale.

Last modified: Maggio 22, 2025