I Castelli e il territorio pontino sono diventati interpreti di un’arte gelatiera d’eccellenza
di Gabriele Rosatelli
Simbolo iconico dell’estate italiana, il gelato rappresenta la tradizione che di anno in anno si rinnova con nuove ricette ed ingredienti sempre più selezionati. La sua è una storia lontana con salde radici ancorate nella nostra splendida penisola, nonostante alcune testimonianze ci segnalino alcuni lontani antenati già presenti nel mondo biblico. Fu in Sicilia, tuttavia, che sotto la dominazione araba la neve dell’Etna, raccolta in inverno e conservata sapientemente in grotte apposite, venne mescolata con sciroppi e zucchero per dar forma ad un lontano parente del gelato. Nel XVII secolo Francesco Procopio dei Coltelli diffuse il consumo di creme gelatiere, che partirono alla volta della Francia insieme allo stesso Procopio, il quale nel 1686 aprì un café tutt’ora esistente, il Café Procope.
Oggi l’Italia rappresenta un’eccellenza del panorama culinario mondiale, facendo del gelato una vera e propria arte per un gustoso momento rinfrescante durante le giornate più calde. Dietro questi preziosi attimi di piacere vi è la profonda ricerca di un maestro gelatiere che, dopo anni di duro lavoro e molte sperimentazioni, arriva a proporre dei prodotti ai suoi clienti frutto di complessi equilibri che rendono le ricette uniche nel loro genere.
La gelateria artigianale sapendo valorizzare al meglio preziose materie prime, riesce a concentrare in un unico cono culture e tradizioni di intere comunità, portando storie secolari sulle papille gustative degli avventori. Il gelato, dunque, non solo rappresenta in sé un patrimonio da tutelare, ma consente a sua volta di tramandare sapori tipici, i quali grazie alle sapienti mani di professionisti del settore tornano a vivere più intensi che mai.
Last modified: Luglio 31, 2023